Pelle morbida, lavorata come una seta, suede e camoscio. E, a volontà, vinile, vernice, pvc e materiali tecnici o high tech impermeabili, da mescolare con sete e cotoni superleggeri. E fra i modelli si consacra il trench: il capospalla passe-partout, indispensabile di ogni primavera: l’evergreen per eccellenza. Stretto in vita da una cintura nei colori classici come il beige, il tortora, il kaki e il nocciola. Lo hanno rinnovato anche Burberry e Dior.
Lo ha proposto Tod’s nelle tonalità delle spezie e del rosa in pelle leggerissima e in nappa morbida. Ed ecco il trench couture, ma anche il chiodo super chic, fluidi chemisier e blazer.
Completi giacca e pantaloni di pelle nei colori della terra da Salvatore Ferragamo che, comunque, non rinuncia al classico il trench, ma lo vuole in pelle rossa. Ermanno Scervino abbina Il trench in nappa bicolor, con impunture a vista, ad una camicia corta e alle culottes in popeline bianco. Rochas punta sul trench, ma lo vuole animalier. Il blouson di Brunello Cucinelli si indossa sotto la maglia lavorata a mano, ai ferri e all’uncinetto.

 

Trench stampa pitone reso luminescente, grazie all’applicazione di un film lucido trasparente, con pantalone in organza liquida da Emporio Armani. Giorgio Armani gioca con il pvc nei pantaloni fluidi abbinati alla blusa e nell’abito monospalla da sera.
Da Fendi il pvc si mescola alla pelle. C’è il trench in pelle con tasconi squadrati e giganti come le borse maxi, c’è il caban in pvc profilato di pelle, da indossare con i pantaloni da ciclista in tessuto tecnico, ma in versione sartoriale. Dettagli in pvc da Genny come le cinture obi che stringono abiti sensuali dalla lunghezza midi. E pelle morbida per completi pantaloni anni ’70 e l’abito midi a pieghe con bolerino.

 


Organza tecnica per le bluse stampate a fiori, le vaporose gonne pouf e per l’abito con le maniche gonfie da Vivetta. Seta mescolata a pvc da Capucci con motivi di ali stampate dall’effetto super lucido per il trench, la blusa e l’abito.

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