Stessa spiaggia, stesso set.  Il bagno Piero di Forte dei Marmi torna a fare da sfondo a una nuova serie tv diretta da Alfonso Cuaron, quattro Oscar e tre Golden Globe per Gravity e Roma, interpretata da Cate Blanchett e Kevin Kleine. Il titolo della serie, un thriller psicologico, tratto dal romanzo di La vita perfetta di Renée Knight, sarà presubilmente Disclaimer.

Cate Blanchett in Schiaparelli al 79 esimo Festival di Venezia

Forte dei Marmi e il bagno Piero tornano così alla ribalta. “Nel 2020 è stato il regista Peter Chelson a girare qui il film Security, tratto dal romanzo di Stephen Amidon, autore del famoso Il capitale Umano. Un film bellissimo. Dove il protagonista si chiama come me”, racconta Roberto Santini, titolare di terza generazione del bagno Piero, dopo il nonno Sebastiano e il babbo Gian Piero.

Un’immagine del Bagno Piero

Sotto le tende e fra le famose cabine nel ’74 hanno girato anche il film Peccato veniale con Laura Antonelli e una giovanissima Monica Guerritore che dei bagni Piero è rimasta una fedele e affezionata cliente.

Monica Guerritore nel film Peccato Veniale girato nel ’74 al bagno Piero

Perché Cuaron, che la Versilia la conosce benissimo, ha scelto il bagno Piero ? Il bagno Piero ha una storia che parte dagli Anni Trenta. “Mio nonno Sebastiano e mia nonna Siria anziché la terra presero un pezzo di spiaggia. E quella che sembrava una disgrazia è stata invece la loro fortuna. Nel 1933 nacque lo stabilimento balneare. Iniziò la lottizzazione di Roma Imperialie  e dopo la guerra le grandi famiglie della borghesia industriale hanno scelto Forte dei Marmi come luogo di villeggiatura. Si creò intorno alla famiglia Agnelli che qui avevano una casa sul mare un luogo appetibile e inclusivo. Poi accanto ai grandi industriali arrivò anche la piccola borghesia. Forte offriva un’offerta variegata. E poi gli italiani sono abitudinari, non come gli americani che cambiano facilmente città e casa. Noi andiamo nello stesso luogo, nello stesso stabilimento, nello stesso ristorante. E poi lo stabilimento balneare è luogo di incontri, di amicizie. Qui sono nati grandi amori”.

Una foto degli Anni Trenta, a sinistra la villa Agnelli, sulla destra sorgerà il bagno Piero

Qui dopo gli Agnelli sono arrivati i Moratti, i Barilla. La svolta si ebbe nel’74 quando venne edificata la piscina con acqua di mare. Oggi il mercato e il turismo sono cambiati, ma il bagno Piero è rimasto fedele al suo stile attraversando le mode e i decenni. Sottolinea Roberto Santini: “Gli anni 80 divertenti e spensierati, riflesso della Milano da bere. I Novanta con Tangentopoli e la paura di esibire. Il Duemila dove l’apparire contava più dell’essere. Ma se il mondo è cambiato, noi siamo rimasti gli stessi. Il nostro bagno ha mantenuto l’understatement, la sobrietà. Le cabine sono sempre le stesse in legno, i tetti con le tegole in cotto, i pattini in legno”. Oggi il bagno è una piccola media azienda che dà lavoro a 65 persone. “I giovani che sono impiegati da noi hanno la possibilità di incontrare il mondo imprenditoriale- dice orgoglioso Roberto Santini- e magari trovare una nuova occupazione”.

 

 

(copyright foto: Monica Guerritore – Bagni Piero – Vanity Fair)

 

 

 

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