Un caffè, un aperitivo, un invito a cena in un luogo griffato e lussuoso, ad alto tasso glamour. Così, le Maison della moda, se non riescono più a guadagnare con abiti e scarpe (dato i prezzi non certo abbordabili), hanno trovato una via elegante per rimpolpare i loro fatturati. E, soprattutto, far sognare e rendere felici i clienti. Con alberghi a cinque stelle, prima e, con food e drink, ora.

Dopo il boom di aperture di hotel a cinque stelle, griffati dalle Maison, come per esempio, Ferragamo, Versace, Armani, Bottega Veneta e Bulgari, tanto per citarne qualcuno, negli ultimi anni è esploso il fenomeno di fusione fra fashion e food. Qualche esempio? Ristorante e Café Trussardi alla Scala, Ceresio 7, Armani Nobu e Armani Ristorante, Marchesi e il bar Luce alla Fondazione Prada, il Martini bar e il Martini bistrot di Dolce & Gabbana e Zuma a Palazzo Fendi a Roma.

Le griffe del fashion desiderano creare un momento di entertaiment, che valorizzi la griffe e sottolinei i valori dell’azienda, fidelizzi i clienti e incuriosisca i possibili fruitori.

 

Ultimi nati il Gucci Garden di Firenze e il Prada Spirit a Macau. La Maison Gucci ha appena inaugurato, all’interno dello storico Palazzo della Mercanzia in Piazza della Signoria a Firenze,  il Gucci Garden. Ideato dal direttore creativo, Alessandro Michele, ospita un negozio dove sono disponibili prodotti in edizione limitata, il ristorante Gucci Osteria, a cura dello chef tre stelle Michelin, Massimo Bottura, e spazi espositivi curati dal critico e curatore Maria Luisa Frisa.

 

Il Gucci Osteria è affidato alla giovane cuoca colombiana Ana Karime Lopez Kondo, moglie di Taka Kondo, sous chef dell’Osteria Francescana di Modena e braccio destro del pluristellato chef italiano. Il menu si base su una efficace contaminazione di sapori e con una prevedibile presenza di ingredienti e piatti emiliani come il Culatello e i Tortellini. Se la formula Osteria Gucci funzionerà sarà replicata in altri contesti e territori.

L’area espositiva è distribuita su due piani. Si apre con la sala Guccification (una delle nuove denominazioni della Maison scoperte dal direttore creativo Alessandro Michele sui social network) dedicata alla doppia G.

 

Prada Spirit di Macao è un tradizionale bar caffè italiano che ospita anche accessori della griffe. Una nuova esperienza di shopping “dove il cliente ha la possibilità di condividere e socializzare in un’atmosfera lussuosa”, spiega la Maison.

 

2 Responses to Osterie e bar? Solo griffati
  1. Dopo gli chef in Tv a tutte le ore il mondo della moda non poteva stare a guardare! E va bene sorbiamoci anche questa estremizzazione… tra l’altro per strizzarsi negli abitini taglia 38 come si fa a mangiare? Ciao e grazie per questo bell’articolo!

    • Ciao Emma, le osterie e i bar griffati sono un volto nuovo delle griffe. Si può stare bene anche in un 42, l’importante è assaggiare, spilucchiare e non abbuffarsi. Emma


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