RITRATTE”, la mostra da non perdere, a Palazzo Reale di Milano fino al 3 aprile 2022.

Le protagoniste sono 22 donne, direttrici di altrettanti musei italiani, “splendide vestali, dedite a tenere in vita il fuoco sacro dell’arte”, come le definisce Gerard Bruneau, il grande fotografo, che le ha immortalate per l’eternità.

Quale onore più alto per una donna? Bellezza e professionalità di pari passo.

La mostra Ritratte nasce da un’idea della Fondazione Bracco, e più precisamente della presidente, Diana Bracco, lei stessa imprenditrice, da anni impegnata a incoraggiare le donne nel raggiungere posizioni di primo piano.

Un paio di anni fa Fondazione Bracco ha dedicato un’iniziativa analoga alle donne scienziate. La mostra di oggi ha il grande appeal di entrare nel vivo del nostro patrimonio artistico, da conservare e valorizzare con creatività, ma anche da gestire con bilanci e piani finanziari, fondamentali per l’economia del paese.

Silvana Rizzi e Annalisa Zanni, direttrice del museo Poldi Pezzoli

Palermo: Evelina De Castro, direttrice della Galleria regionale di Palazzo Abatellis.
© Gerald Bruneau

Eva Degl’Innocenti Museo Archeologico Nazionale di Taranto ph. Gerald Bruneau

“Per la prima volta”, dice Diana Bracco, “le direttrici dei musei, che di norma vivono spazi di lavoro appartati, diventano opere d’arte, sono oggetto di attenzione collettiva, sono riconosciute nel loro ruolo”.

L’obiettivo della Fondazione con il progetto #100 esperte è quello di valorizzare il merito e di suscitare nelle ragazze il desiderio di emulazione.

“Il soggetto principale di Ritratte”, aggiunge Diana Bracco,”è dunque la leadership al femminile, in quanto le donne offrono contributi straordinari al progresso umano”.

Nella sala degli Arazzi di Palazzo Reale ci si trova immersi nella bellezza e nell’armonia. Grazie all’inventiva, all’intuizione e alla cultura raffinata del fotografo Bruneau, le signore dei musei, colte nel loro ambiente di lavoro, rendono onore alle donne in carriera.

Tiziana Maffei Museo Reggia di Caserta ph. Gerald Bruneau

Enrica Pagella Musei Reali di Torino ph. Gerald Bruneau

Il piccolo Gran Tour di Gerard Bruneau, in giro per l’Italia, è durato circa due mesi, scandito dai continui lockdown, in città d’arte e musei deserti, ancora più affascinanti nel loro silenzio.Da Milano a Palermo, da Firenze a Modena, da Venezia a Trieste, da Taranto a Caserta, da Roma a Genova, le donne dell’arte, instancabili, hanno fatto da guida a Gerard Bruneau. Il fotografo, in cambio, ne ha interpretato il coraggio, la grinta, la sensibilità e…il buon senso.

Donne libere, competenti, appassionate, tenaci, dotate di senso pratico, pronte a mettersi in gioco in prima persona.

Edith Gabrielli direttrice generale del Mistero della cultura, Istituto Vittoriano e Palazzo Venezia di Roma

 

Trieste: Andreina Contessa, direttore del Museo e del Parco di Miramare
© Gerald Bruneau

A Taranto i visitatori del Museo Archeologico sono aumentati del 50%, dice Eva degli Innocenti, al Museo della Reggia di Caserta,Tiziana Maffei ha accolto la sfida di fare conoscere le meraviglie di Caserta al mondo intero, Annalisa Zanni, storica direttrice del Poldi Pezzoli, ne inventa una ogni giorno e i risultati sono sotto gli occhi dei milanesi, Alfonsina Russo è sempre pronta a rinnovare le sue strategie, Andreina Contessa del Museo Storico e del parco del Castello di Miramare parla d’intelligenza del cuore nell’ideare e nel fare, Enrica Pagella dei Musei Reali di Torino sottolinea il coraggio, la tenacia e l’ immaginazione necessari per andare avanti nell’arte.

Un pensiero comune a tutte? Fare squadra e lavorare in sinergia con le comunità locali.

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