Questa volta voglio parlarvi non di Lucca, di cui vi farò scoprire i segreti a primavera, ma di una mostra estremamente interessante “Levi e Ragghianti. Un’amicizia tra pittura, politica e letteratura”, in corso alla Fondazione Ragghianti, nel cuore della città, a pochi passi dalla Porta Santa Maria. Per farvi entrare nell’atmosfera, voglio darvi qualche notizia su Carlo Ludovico Ragghianti, a cui la fondazione è dedicata.

Carlo, nato a Lucca nel 1910 e morto a Firenze nel 1987, non è forse un personaggio noto a tutti, ma la sua è una storia affascinante. Critico d’arte, politico, accademico, critico cinematografico, letterato: era un intellettuale a 360°, che ha vissuto intensamente la sua vita.

Carlo Levi La madre e la sorella

Carlo Levi(Torino 1902-Roma 1975), suo grande amico, non è da meno. Chi non ha letto il celeberrimo romanzo “Cristo si è fermato a Eboli”, ancora oggi un mito per i liceali italiani? Il libro nasce dalla vicenda vissuta dallo scrittore durante il confino in Lucania, scritto poi a Firenze, negli ultimi anni della guerra. Non solo, le prime opere pittoriche, dai ritratti al paesaggio, traggono lo spunto da quel periodo della sua vita.

La mostra è interessante e particolare, perchè attraverso la profonda amicizia tra questi due grandi personaggi del Novecento, legati dalle battaglie culturali e politiche, ma anche dalla passione per l’arte e il cinema, emergono pagine di storia del nostro paese.

Le mostre alla Fondazione Ragghianti sono sempre delle chicche.

Il sodalizio politico si riflette nella condivisione del discorso artistico, tanto che la prima mostra di Levi alla Galleria dello Zodiaco a Roma del 1946 è presentata proprio da Ragghianti.

Nelle sale della Fondazione scorrono lettere, documenti, fotogafie e filmati, ma, soprattutto i ritratti della famiglia e degli amici, da Leone Ginzburg, a Filippo Turati, ai fratelli Rosselli. Ecco i nudi, le nature morte dedicate ai coniugi Ragghianti, i ritratti di Montale e Cancogni, ma anche quello della bellissima Paola Olivetti  con la loro figlia Anna.

Carlo Levi
Paola Olivetti

A intellettuali curiosi e sempre all’erta, come Ragghianti e Levi, non poteva mancare la passione per il cinema. Levi lavora come sceneggiatore per alcuni film, tanto da diventare il ritrattista ambito dai personaggi più in voga del mondo del cinema. Ecco in mostra la sua interpretazione pittorica di Anna Magnani, Silvana Mangano e Pasolini.

La mia conclusione? Mi sono piacevolmente immersa nel mondo di quell’epoca, dalla politica all’arte, ritrovando persone conosciute. Per anni ho avuto come vicini di tenda al Forte la famiglia Olivetti: la bellissima Paola sempre di bianco vestita e la figlia Anna.

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