Arturo ed Otto sono due gatti siberiani di quasi 8 kg, pelosoni, di stazza impegnativa, dotati di quattro zampe belle robuste e proprio per questo, da quando sono in casa, non si può fare a meno di godere del loro “impastare”.  Otto non si cimenta ancora in questa pratica mentre Arturo si diverte molto e con l’avanzare della stagione autunnale ci si dedica spesso.

Mi sa che mi schiaccio un pisolino!

Arturo dorme in posizioni acrobatiche.

Sapete cosa significa “impastare” per un gatto? Non preoccupatevi, non li ho iscritti ad un corso di cucina. “Impastare” o “fare la pasta” per un gatto è un gesto che fa capire molte cose, è stato interpretato come una manifestazione di affetto o un “replicare” un comportamento infantile.

Arturo lo esercita muovendo le due zampe anteriori in modo alternato verso il basso e verso l’alto su una superficie morbida ma mi sono documentato e alcune volte possono essere coinvolte anche le due zampe posteriori. Non ci sono discriminazioni verso la superfice morbida scelta: una coperta, un cuscino fino ad arrivare alla mia pancia (adoro quando ci salta sopra) o alle mie gambe. Insieme a questo movimento, c’è una fuoriuscita minima di unghie che molte volte si agganciano al tessuto o alla pelle (con l’inconveniente di graffiare leggermente…niente di drastico).

Mi sono chiesto il perché di questo loro comportamento, soprattutto soffermandomi ad osservare l’espessione che assume in quei momenti lì. Un misto fra godimento e sonnolenza, uno sguardo vago e stranamente poco vigile. Traspare in pieno il piacere che prova in quei brevi ma intensi momenti.

Otto chiede coccola.

La prima volta in cui il gatto “impasta” è alla nascita quando si attacca alla mammella della mamma e proprio grazie a quel movimento aiuta la fuoriuscita del latte, proprio come se “mungesse” la mamma. Mentre il piccolo viene allattato anche la mamma replica questo movimento rilasciando endorfine ed è proprio per questo che il movimento viene replicato anche da adulto. È manifestazione del suo benessere. Il gatto prova piacere mentre esercita questo movimento ma il veterinario mi ha detto di controllare quante volte lo fa al giorno…perché come sempre il troppo stroppia, infatti  se ripetuto ossessivamente  potrebbe essere sintomo di volersi estraniare dall’ambiente dove si trova e quindi indice di stress.

Otto ha il suo angolo del divano preferito.

Egoisticamente vorrei che quei momenti non finissero mai ma molto spesso si concludono con una bella dormita di micio e umano. Consiglio a tutti di provare una bella impastata sulla pancia, almeno una volta; se non avete un gatto avrete sicuramente un amico gattaro che potrà coinvolgervi in questa magnifica esperienza. Potrete sfatare anche il mito che i gatti siano animali poco socievoli…

2 Responses to Impasta…Impasta che ti passa!
  1. Interessante Massimo. Vale anche per i cani?


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