Il gatto è sicuramente un animale che ha ispirato l’opera di scrittori, pittori e scultori. Come non poteva essere altrimenti? Vi siete mai fermati a guardare un gatto? Preparatevi perchè rimarrete sedotti dalla sua personalità enigmatica e indecifrabile, dalle sue movenze uniche, sinuose ed eleganti. Un animale imprendibile, definito domestico ma con uno spirito assolutamente selvatico. La letteratura ha cercato di descriverlo, la pittura ha cercato di rappresentarlo, la scultura ha cercato di renderlo immortale e immobile…ma a mio avviso tutte le rappresentazioni sono sicuramente ben riuscite ma il gatto rimarrà sempre imprendibile.

Adorato nell’antico Egitto, sfruttato in epoca romana, odiato nel medioevo e riabilitato dal Rinascimento il gatto simboleggia da sempre la libertà e l’indipendenza. Una divinità a quattro zampe nell’antico Egitto dove venne esasperata la sua indole altezzosa e regale.

Gatto nell’antico Egitto.

I Romani ne misero in luce lo spirito di abile cacciatore, pronto e lesto a saltare addosso alla sua preda. Furbo, sornione e dall’animo scostante ma altrettanto fiero e risoluto.

Il gatto in un mosaico di Pompei.

Uccello ferito e gatto. Pablo Picasso (1938)

Pierre-Auguste Renoir: donna con gatto.

Durante il Medioevo il gatto prese tutte le caratteristiche dell’animale demoniaco; non solo iconograficamente ma anche nella realtà quotidiana.Un rapporto di attrazione e odio sostituì la venerazione fino a prima manifestata e divenne veicolatore di messaggi satanici fino a diventare il messaggero di streghe e diavoli. Fortunatamente in epoca successiva Leonardo riuscì a riabilitarlo grazie al suo genio, definendolo il felino “capolavoro” e riuscendo a ritrarlo, raccontandone movenze e atteggiamenti quotidiani.

Leonardo indaga i gatti.

Frida Kahlo e il suo gatto.

Un crescendo artistico dove venne sempre più inserito in ambiente domestico in qualità di unico e inimitabile animale da compagnia. Tantissimi grandi artisti lo hanno rappresentato da Manet a Picasso, da Frida Khalo a Renoir …tutti i più grandi artisti hanno celebrato l’animale più misterioso e particolare e a questi vorrei aggiungere due disegni magistralmente eseguiti dalla mia artista preferita, mia nipote Zoe. Vi piacciono? A me si …molto!

Zoe disegna Otto!

Zoe disegna Arturo!

6 Responses to IL GATTO NELL’ARTE
  1. Ciao Massimo, io lo sai amo i gatti, bello lo scritto e devo dire che i dipinti migliori sono Otto e Arturo di Zoe. ??

  2. Bravissimo Massimo l’argomento è affascinante pensando a quanti artisti l’hanno interpretato

  3. I gatti sono veramente straordinari. Danno un affetto inconsapevole rifiutandosi sul pavimento di casa.
    Come puoi non fargli un complimento in quella torsione affettuosissima?


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