Oggi torno su un argomento a me caro, l’illuminazione ma entrero’ piu’ nel merito di quelle che possono essere informazioni utili a voi lettori riguardo le caratteristiche delle lampadine di nuova generazione, che sia in tema di efficenza, durata e risparmio, sono migliori.

Ripartiamo quindi dal “bigino” pubblicato nell’articolo “ma basta con i lampadari” dello scorso febbraio attraverso il quale vi presentavo le varie lampadine in commercio.

L’ANTENATA e’ la lampadina a incandescenza, ovvero le vecchia lampadina dove all’interno del bulbo si vedeva il filamento al tugsteno che ormai e’ andata in pensione per lasciare il posto a quelle di nuova generazione.

LA VECCHIETTA e’ la lampadina a incandescenza alogena ancora in commercio ma sempre piu’ in disuso. Il suo consumo arriva soloal 30% in meno rispetto alla lampadina a incandescenza ma ha una durata della vita doppia. Il rendimento luminoso è del 70% superiore e possono essere usate con varialuce o dimmer.

LA GIURASSICA CHE TIENE BOTTA e’ la lampadina fluorescente compatta la prima a introdurre il discorso di risparmio energetico. Assomiglia alle vecchie lampadine incandescenti ma con efficenza e durata superiori. La fluerescente e’ comunemente conosciuta con il nome di “neon” e non e’ altro che un tubo di vetro lineare, si distinguono quelle compatte (CFL, Compact Fluorescent Lamp), quando questo tubo viene sagomanto per avere poco ingombro e assomigliare ad una “vecchia” lampadina.

 

LA GIOVINCELLA e’ la lampada led, la nuova tecnologia, con un risparmio sui consumi di circa 80% in meno, durata 20 volte superiore rispetto alle altre e con accensione immediata. Il LED e’ piu’ esattamente un dispositivo opto-elettronico che sfrutta le proprietà di alcuni semiconduttori per convertire l’energia elettrica che lo attraversa in luce ed essendo di piccolissime dimensioni lo si puo’ applicare a tantissimi formati e cosi’ in commercio troviamo le striscie, le lampadine, i faretti e i pannelli.

Nel “bigino” si parlava anche di LUMEN che servono per conoscere quanta luce emette la lampadina e di WATT che ne indica il consumo.

Quindi la nostra lampadina led con un flusso di 1600 lumen consuma solamente 12watt rispetto alla vecchia incansescenza che ne consumava 100watt con la stessa quantita’ di luce emessa, decisamente un bel risparmio per il nostro borsellino.

Un’altra misura fotometrica, per me molto importante al fine di ottenere dalla mia lampada un’illuminazione efficiente ma senza abbandonare la gradevolezza e’ la TEMPERATURA, in gradi kelvin=K che indica il colore della luce. Ad esempio e’ luce calda al di sotto dei 3500K, tra i 3500K e i 5000K e’ luce neutra e sopra i 5000K e’ luce fredda, quest’ultima in casa e’ davvero insopportabile. Per un confronto tenete conto che la luce calda di una candela misura 2000K mentre il cielo bianco coperto dalle nuvole misura 6500K. Quindi cari lettori quando compriamo una lampadina ha poco senso continuare a parlare di watt, dobbiamo iniziare a parlare di lumen e poniamo attenzione al colore ovvero ai suoi gradi kelvin, tutte informazioni che troviamo sulle confezioni. 

Ma se proprio facciamo fatica un piccolo trucco e’ quello di moltiplicare x 5 i watt della luce led per raffrontarla a qualle delle nostre vecchie lampadine e cosi’ avremo la corrispondenza.

Un’altra caratteristica non poco banale, da tenere conto e’ il tipo di attacco, la vecchia vite che si chiama E27 oggi la possiamo trovare senza problemi nelle lampadine di nuova generazione, quindi nessun timore potremo continuare ad utilizzare ancora per molti anni le vecchie ma bellissime abajur.

Come avete visto non fatevi tradire dalle apparenze: NON E’ LA FORMA A FARE IL TIPO!

 

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