Con questo rigido clima invernale che quasi si materializza guardando fuori dalla finestra mi e’ venuto spontaneo scrivere “del caldo”.

Credo sarete d’accordo pensare che le nostre case siano confortevoli quando entrando troviamo una calda temperatura mentre fuori si gela!

Pensate alle case del nord, se vi fosse mai capitato di andarci in inverno la cosa che sicuramente vi é rimasta impressa della vacanza é il calore che trovavate rientrando in albergo o dentro ai locali, facendo si che l’attenzione all’arredamento e allo stile venisse messo in secondo piano! Pensate anche alle case di montagna o alle case di vacanza, disabitate per lunghi periodi dell’anno, a volte passa la voglia di andarci perché si sa che al nostro arrivo si trova il freddo.

Per ovviare a questo “fastidio” posso darvi un piccolo consiglio, sostituite con una modesta spesa di qualche centinaio di euro, il termostato con uno con annesso cip telefonico da comandare con un semplice messaggio SMS, vi assicuro che é una spesa che verrà ripagata ogni qual volta entrerete nelle vostre lontane case.

Del resto avere una calda casa eé un confort a cui ormai nessuno rinuncia e anche il legislatore ci ha messo lo zampino, imponendo uno stile costruttivo dove il binomio confort viaggia parallelo a risparmio energetico.

Io sorridendo, mi ricordo da bambina quando andavo a vivere per lunghi periodi dal mio caro zio Giuseppe, alla sera tutti noi bambini, io assieme ai miei cugini più’ grandi di me, venivamo forniti di borsa dell’acqua calda riscaldata sulla stufa economica, per andare a letto, perché le camere di questa grande casa non avevano il riscaldamento! Oggi nonostante ci siano realtà rurali ancora così, nelle nuove generazioni costruttive e’ davvero impensabile dato che la casa stessa non avrebbe nemmeno diritto all’abitabilità!

Ma agli inizi del secolo scorso tutto era diverso, il camino era il centro della vita domestica e unica fonte di riscaldamento. Oggi averlo nelle case di città e’ quasi un lusso,  ma credo condividerete, che niente come il fuoco con i suoi colori e i suoi giochi renda più caloroso un ambiente! E questo spiega il perché al giallo, all’oro, al rosso, all’arancio, si attribuiscono calde sensazioni.

Dalla fine degli anni 90′, in edilizia, il riscaldamento ha subito una enorme evoluzione, proprio perché è associato al “problema” del risparmio energetico.

Il tutto si traduce, nelle nuove case e nella maggior parte dei casi, in un impianto a pannelli radianti sotto il pavimento che funziona a bassa temperatura (40°C), con una caldaia a condensazione ovvero che recupera il calore latente della combustione e lo rimette in circolo abbassandone i consumi. Il tutto correlato da impianto solare termico sul tetto per contribuire alla produzione di acqua calda sanitaria.

E così oggi mi sento spesso chiedere, reduci dalle esperienze di riscaldamenti a pannelli degli anni 70′, “ma i pannelli non fanno male alla circolazione sanguigna delle gambe?”. La risposta e’ no, perché a differenza dagli anni 70 e’ che i nuovi impianti funzionano con acqua a 40°C invece che 70°-80°C e il confort che si genera e’ dovuto ad una distribuzione omogenea del calore, rispetto a quella puntuale del calorifero.

Ma ci sono casi in cui abbiamo a che fare con il patrimonio edilizio esistente e quindi con i cari vecchi caloriferi, prima in ghisa poi in alluminio, normalmente alloggiati nelle nicchie sotto finestra, dove danno meno fastidio ma soprattutto contrastano gli spifferi che entrano.

In questo ambito il mondo industriale e del design si e’ dato un gran da fare trasformando un componente puramente tecnico come il calorifero in un elemento di arredo strabiliante. Alla fiera di Milano, Architect@workitaly tenutasi nel mese di Novembre, ho avuto modo di vedere dal vivo le ultime creazione della TUBES che mi hanno favorevolmente colpito.

Come ormai saprete, cari lettori, quando scelgo di parlare di qualche azienda, prediligo quelle realtà squisitamente made in Italy, nate da piccole famiglie che hanno investito, studiato e creduto nei loro prodotti.

La TUBES e’ una di quelle.

Cito testualmente ” ..distintasi sin dai suoi esordi per aver rivoluzionato il volto dei tradizionali caloriferi, trasformandoli in veri e propri elementi iconici. Un percorso condotto attraverso la ricerca e la sperimentazione, tecnologica ed estetica che ha permesso di svincolare il radiatore dai confini tradizionali per ricollocarlo all’interno delle abitazioni come elemento di arredo, quasi scultoreo…”                                                        

E cosi sfogliando il catalogo, http://www.tubesradiatori.com, ti accorgi che ogni prodotto TUBES  ha un nome perché ogni prodotto e’ un opera di ingegno, arte e tecnologia

Ad esempio RIFT un calorifero che diventa ripiano o quadro compositivo da posare in orizzontale o verticale

 

Oppure la divertente SCALETTA porta asciugamani

 

Ma anche SQUARE BENCH ideato come vera e propria panca

 

E che dire di MILANO, una scultura!!

 

Ed infine ma non certo ultima, la linea SOHO in particolare nella versione Soho Bathroom, che di fatto è la best seller di Tubes.

 

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